E’ stato presentato ieri a San Marco in Lamis il volume postumo del docente Antonio Guida, storico presidente dell’Archeo Club del posto e profondo cultore delle tradizioni e della storia sammarchesi. Il titolo dell’opera è “Gnocchele e ciammarechedde ed altri versi“.

Guida è scomparto qualche anno fa lasciando un enorme vuoto alle sue spalle. Oggi grazie alla famiglia e in special modo ai figli Mariano e Angelo è stato possibile editare e presentare un suo lavoro postuno.

Si tratta di un volume di poesie in vernacolo sammarchese e in lingua italiana. L’opera è stata prefata da Carlo Gravino. L’evento è stato organizzato dal Lions Club in collaborazione con il Comune di San Marco in Lamis.

Hanno preso parte all’iniziativa la pubblica amministrazione, gli amici di Antonio e i principali uomini di cultura del centro garganico e non solo. Tra gli altri si sono susseguiti gli interventi del preside Raffaele Cera e di Marciano Benedettino, Carlo Gravino e Mariano Guida.

Splendide le letture dell’attore ed artista Luigi Caiafa. Ha condotto i lavori Armando Gismondi.

Il volume di poesie postumo di Antonio Guida, dal titolo “GNOCCHELE E CIAMMARECHEDDE”, è stato presentato ieri sera nella sala della biblioteca alla presenza di molti estimatori e amici di Tonino. Una serata particolarmente speciale per me (e credo per tanti) perché con Tonino abbiamo condiviso molte cose, (Avis e GCE in primis) oltre a coltivare una amicizia profonda durata nel tempo. Come giustamente ha fatto notare il prof. Cera, Tonino è stato un poeta tardivo, l’ispirazione le è venuta dopo, poiché egli è stato principalmente un ricercatore, uno studioso della storia del territorio dove è nato e vissuto, ottenendo per questo il giusto riconoscimento negli ambienti accademici. Tuttavia quando la musa arrivò non lo colse impreparato e tutte le poesie finora pubblicate, incluse queste ultime, che Tonino ha prodotto (quelle vernacolari sopratutto) godono tutte di una felice ispirazione.
Una raccolta di liriche che mi appresto a leggere con molto affetto.

Foto di Luigi Ciavarella.

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