L’UDC di Capitanata e della Puglia, orfana da qualche anno di Angelo Cera (ex-deputato) e di Napoleone Cera (rieletto recentemente consigliere alla Regione Puglia), scompare praticamente dai radar della politica che conta dopo i deludenti risultati delle Elezioni Politiche del 25 settembre 2022.

L’UDC, schierato nel centro-destra e in una lista unica con altre 3 forze (Noi Moderati), non va oltre lo 0,8% regionale, risultando una meteora schiantatasi contro il pianeta dell’indifferenza e dell’inconsistenza.

Dopo i Cera lo scudo crociato sul Gargano, in Capitanata e in Puglia fa un tonfo contro ogni aspettativa. Di contro Forza Italia cresce in maniera inarrestabile e in controtendenza con i risultati nazionali.

Al partito di Silvio Berlusconi, dopo la “cacciata” dall’UDC dei Cera da parte di Lorenzo Cesa, i due offrono un numero considerevole di consensi e di voti. Padre e figlio, noti politici di San Marco in Lamis (FG), nel frattempo confluiti nella compagine berlusconiana, tornano nella politica che conta diventando indispensabili anche per la recente elezione di Giandiego Gatta (Camera), di Anna Maria Fallucchi (Senato) e di altri deputati e senatori forzisti della provincia di Foggia e non solo.

L’elezione di Gatta riporta Napoleone in seno alla massima assise pubblica della Regione Puglia (seppure all’opposizione di Michele Emiliano) e ridà grinta alla famiglia Cera, che improvvisamente è tornata ad essere un punto di riferimento per la collettività dauna.

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