In un video di recente produzione il cantautore di origine tarantina Mimmo Cavallo sembra voler giocare con le parole per raccontarci la vita in tutti, o quasi, i suoi significati profondi, le sue manifestazioni e le sue verità.
Il mare, la sua natura accogliente, il popolo stesso che in quelle profondità ci abita e convive, sono il modello con cui Mimmo Cavallo, con ironia e leggerezza, prova a farci divertire ma anche a riflettere attraverso un brano molto coinvolgente, che pone in un gioco di parole, sullo stesso piano, branzini ed Einstein, sgombri e polpi (appunto ‘U Vurpe, il protagonista di questa favola surreale), birre e san Cataldo, patrono di Taranto.
Un brano in cui sullo sfondo troviamo la sua città, Taranto, bella e accogliente, ma maledetta dalla sorte perché l’ILVA, il mostro industriale che la domina, mentre concede lavoro e benessere ad una terra meravigliosa allo stesso modo la uccide. E’ l’altra faccia della medaglia quella più tragica con tutte quelle morti per cancro ai polmoni causate dall’emissione di polveri sottili emesse dalla fabbrica, che hanno funestato un luogo tra i più belli della nostra cara Puglia, che ci colpisce nel profondo.
Mimmo Cavallo, con il suo stile unico (ricordiamoci Uh Mamma e siamo meridionali storici hits mandati a memoria da una generazione intera, con cui ha saputo raccontare verità storiche accadute nel nostro sud che non tutti hanno avuto – in tempi non sospetti – il coraggio di farlo, con cui si è fatto conoscere e apprezzare dal pubblico italiano) dietro quella maschera di apparente allegria, quei ritmi e quel senso ironico di raccontare le cose ci illumina e ci fa riflettere molto più di tanti articoli di giornale.