Il sindaco di San Marco in Lamis, Michele Merla, ha incontrato i macellai della città per buttare acqua sul fuoco delle polemiche (e del danno) successivo alla notizia della Trichinellosi (parassitosi tipica del cinghiale) di cui si sarebbero ammalati alcuni concittadini dopo aver ingerito carne infetta.

“In questa settimana complicata mi sono interfacciato giornalmente con la Asl e soprattutto con il dottor Antonio Iannacci, dirigente veterinario che segue la vicenda della trichinellosi, che mi ha confermato la bontà delle carni macellate e vendute nelle nostre macellerie, conformi ai canoni di qualità e di igiene sanitaria. Mi ha confermato, altresì, che i controlli sono sistematici e a cadenza settimanale, sia nelle macellerie che al centro di macellazione di Carpino” – ha spiegato il primo cittadino, che si è poi soffermato su quanto accaduto: “si è trattato di un singolo episodio che resta circoscritto, ma che ha avuto conseguenze negative sull’intero comparto, anche a causa della fuga di notizie incontrollate e allarmistiche; ci siamo congedati con l’augurio che episodi del genere non accadano più, con l’impegno da parte dei macellai di continuare a mantenere alti livelli di professionalità e con quello, da parte mia, di acquistare a rotazione carne nelle loro attività commerciali per verificare di persona la bontà dei prodotti”.

Sulla questione era intervenuto qualche ora fa anche il Direttore Generale dell’ASL di Foggia, Antonio Nigri, ammonendo chi non segue le regole e chi macella carne clandestinamente.

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