La comunità di San Marco in Lamis ricorda con una funzione religiosa e una corona di fiori l’omicidio dei fratelli Luigi e Aurelio Luciani avvenuto il 9 agosto 2017 nei pressi dell’ex-stazione ferroviaria della cittadina garganica. Sono passati 5 anni da allora e nessun colpevole finora è stato trovato. Per questo motivo le mogli e la famiglia chiedono chiarezza allo Stato, alla Procura della Repubblica di Foggia e al Dipartimento Anti-Mafia. Non è possibile uccidere due persone in maniera così barbara e farla franca.
All’evento odierno ha preso parte la Pubblica Amministrazione di San Marco in Lamis (con in testa il sindaco Michele Merla), le forze dell’ordine, la protezione civile, gli esponenti dell’associazione Libera e il suo referente nazionale Don Luigi Ciotti.
Il sacerdote ha fatto l’appello ai magistrati perché si faccia luce su quanto accaduto e si diano risposte alle due famiglie colpite da questo grave duplice omicidio di Mafia.
Luigi e Aurelio furono uccisi probabilmente per aver assistito involontariamente ad un altro omicidio e ad un tentato omicidio, ovvero quello dei mafiosi garganici Mario Luciano Romito e Matteo De Palma.
“Cinque anni fa la morte di due fratelli, Luigi e Aurelio Luciani, vittime innocenti di mafia, che non possiamo e non dobbiamo dimenticare. Così come abbiamo il dovere di non dimenticare il dolore che da quel giorno provano i loro familiari. Luigi e Aurelio erano nel posto sbagliato nel momento sbagliato o meglio, loro erano al loro posto, al posto giusto, al lavoro, di mattina sui campi. Erano gli altri a non essere al loro posto, ad essere nel posto sbagliato e ad aver portato nel posto sbagliato noi e la nostra provincia”. Lo riferisce l’assessore regionale pugliese al Welfare e consigliera del M5S Puglia, Rosa Barone.
“Dalla morte dei fratelli Luciani – conclude Barone – lo Stato non ha più potuto girare la testa, far finta di niente, ha dovuto prendere una posizione. Da quel 9 agosto del 2017 la storia di questa terra è cambiata: la guerra alla mafia ha cambiato passo e il territorio ha iniziato ad avere quell’attenzione che chiedeva da tempo. Sicuramente tanto ancora c’è da fare, ma la presenza dello Stato si sente. Oggi ricordiamo la morte dei fratelli Luciani, ma ogni giorno lavoriamo”.
Anche il sindaco Merla ha chiesto che si faccia chiarezza sull’omicidio dei germani Luciani: “lo chiede la città, lo chiedono le famiglie, lo chiedono gli amici di questi due innocenti, uccisi per colpe non loro”.