L’amministrazione comunale di San Marco in Lamis ha cercato di fare chiarezza riguardo alle polemiche sulla modifica dello stemma comunale, spiegando che il processo di ridefinizione è stato avviato per garantire la correttezza storica e araldica del simbolo.
A sollevare la polemica nella giornata di oggi è stato il consigliere comunale di opposizione ed ex-Deputato Angelo Cera.
Secondo quanto riportato dall’assessore alla Cultura, Meriligia Nardella, il Comune ha da secoli utilizzato uno stemma “ufficioso” e solo di recente è emersa la necessità di allinearsi con il disegno ufficiale indicato dall’Ufficio Araldica.
Questa decisione, secondo l’amministrazione, non è un tentativo di cancellare la storia o l’identità della città, ma un’opportunità per correggere e modernizzare lo stemma basandosi su fonti storiche documentate, come il sigillo antico conservato negli archivi di Stato di Foggia e Napoli. Il nuovo stemma manterrà comunque elementi fondamentali come il leone veneziano alato e la figura del Santo, integrandoli in una versione più moderna e conforme agli standard araldici.
L’amministrazione sostiene che questo processo è frutto di una ricerca accurata e del supporto del Consiglio comunale, e mira a dare un’identità chiara e ufficiale al simbolo cittadino.
Come dicevamo, Nardella già nel 2021 annunciava la novità, ovvero la modifica delle stemma comunale, che era provvisorio.
Ecco cosa scriveva Nardella:
COMUNICAZIONE SULLO STEMMA COMUNALE
Oggi ho dato comunicazione in Consiglio comunale del risultato di una ricerca condotto in questi mesi con la collaborazione di persone appassionate di Cultura, che si ringraziano, circa l’esatto disegno di stemma di cui d’ora in poi il nostro Comune dovrà dotarsi.
UN RISULTATO DI NOTEVOLE IMPORTANZA SE SI CONSIDERA CHE PER LA PRIMA VOLTA SI FA CHIAREZZA SU UN ASPETTO IDENTITARIO DEL NOSTRO COMUNE.
Da secoli infatti il nostro Comune utilizza uno stemma “ufficioso” (che rimarrà tale fino a revisione) e soltanto ora abbiamo chiarito, con la risposta fornitaci dall’Ufficio araldica e dopo diversi tentativi di contestuale ricerca personale, che, nel nostro caso, va utilizzato il sigillo antico depositato nell’archivio di Stato di Foggia e di Napoli. Sarà da qui che si dovrà ripartire per ridisegnare, sicuramente in chiave più moderna, il nostro stemma.
La nostra Città contenendo nella sua denominazione la parola “San Marco” è tenuta ad utilizzare il leone veneziano alato e la figura del Santo. In particolare lo stemma storico è così rappresentato: “La figura di un Santo seduto sulle nuvole e sostenente con la mano destra una penna e con la mano sinistra un libro aperto, il Santo accompagnato a destra e sinistra dalle lettere maiuscole S e M; nella parte inferiore un leone alato”.
Tuttavia è bene precisare che come amministrazione eravamo partiti già con una ridefinizione di stemma sulla base del disegno “ufficioso” che tutti conosciamo. Ed è stato proprio grazie a questi bozzetti revisionati e allegati in seguito in un Consiglio comunale (che si ringrazia per aver favorito all’unanimità questo iter) che si è poi potuto invece avviare il processo per risalire al corretto disegno.
Dunque, la concessione dello stemma resta subordinata alla revisione dello stesso ai criteri dettati dall’Ufficio araldica e al sigillo antico.
Tanto era dovuto per conoscenza a tutta la cittadinanza a conferma che la Cultura si esplica in tutte le sue forme e questo risultato è la CERTEZZA di una cura e di un’attenzione certosina ai vari problemi che di volta in volta ci troviamo ad affrontare.
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