Il Progetto Diomedee, voluto dall’ASL di Foggia, sarà premiato nell’ambito dell’edizione foggiana del Congresso itinerante della Federazione Nazionale Ordini Professioni Infermieristiche. Parlano Piazzolla, De Gennaro, D’Errico, Marconcini e Del Gaudio.
Gli Infermieri fanno la differenza anche in provincia di Foggia, terra di estremo degrado socio-politico-economico, ma punto di riferimento nazionale per l’ambito sanitario. Tant’è che un progetto dell’Azienda Sanitaria Locale, insistentemente voluto da un gruppo di dirigenti e coordinatori infermieristici, sarà premiato domani 19 febbraio 2022 nell’ambito del Congresso nazionale itinerante della FNOPI, alla presenza della presidente federale Barbara Mangiacavalli e del presidente OPI di Foggia Michele Del Gaudio.
GRAZIE AL PROGETTO DURANTE TUTTA LA PANDEMIA COVID SONO STATI TENUTI SOTTO CONTROLLO E A DISTANZA OLTRE 450 UTENTI CRONICI O INABILI MOMENTANEI, COMPRESI I PAZIENTI DELLE RSA.
Insomma, un gioiello dell’assistenza che vede la sua chiave di lettura negli Infermieri e nell’utilizzo avanzato delle potenzialità delle nuove tecnologie. Un modella da esportare, che potrebbe fare da volano per un’assistenza sanitaria e socio sanitaria di nuova generazione.
Ad operare in questo ambito decine di Infermieri di Famiglia e di Comunità (IFeC) e Infermieri della Centrale Operativa Territoriale (COT), che hanno la loro sede operativa presso l’Ospedale “Umberto I” di San Marco in Lamis. Grazie a loro si è compiuto finora un “miracolo” che fino a qualche anno fa era impensabile, soprattutto perché nato in un territorio disagiato come quello delle Isole Tremiti o dei comuni minori della Capitanata.
In tale ottica rientra anche il progetto “Il Borgo della Salute” (www.ilborgodellasalute.it), che vedrà a breve impegnati Infermieri di Famiglia e di Comunità, Medici, OSS e altre Professioni Sanitarie e Socio-Sanitarie nell’assistenza domiciliare 24 ore su 24. Il territorio interessato è sempre quello di San Marco in Lamis e della vicina Rignano Garganico, il più piccolo comune del Parco Nazionale del Gargano.
IN UN VIDEO PRODOTTO IN OCCASIONE DELLA TAPPA FOGGIANA DEL CONGRESSO ITINERANTE DELLA FNOPI VIENE RIASSUNTO L’INTERO PROGETTO DIOMEDEE. VEDIAMO ASSIEME DI COSA SI TRATTA.
Il progetto presentato da Girolama De Gennaro, Dirigente Servizio Infermieristico e Tecnico dell’ASL di Foggia.
“Nel 2016 quest’azienda ha l’opportunità di acquisire un importante finanziamento da parte del Ministero della Salute per l’implementazione dell’assistenza sanitaria nelle isole minori e nei comuni disagiati. Quindi partecipiamo con un progetto che prende il nome proprio dalle isole minori che sono le Diomede è un progetto innovativo per la presa in carico delle cronicità specialmente in questi ambienti particolarmente complessi dal punto di vista geografico, ma anche della viabilità – spiega Girolama De Gennaro, dirigente infermieristica ASL di Foggia – il servizio di telemedicina ha avuto il suo via nel 2019 e nel 2019 abbiamo istituito la centrale operativa territoriale con sede San Marco in Lamis“.
L’intervento della Coordinatrice Infermieristica distrettuale Carla Lara D’Errico.
“La provincia di Foggia è una delle più complesse ci sono 61 comuni quindi la complessità del territorio da un lato e il piano di rientro della Regione Puglia dall’altro ha imposto alla necessità di creare un sistema assistenziale che garantisse assistenza a domicilio o comunque una medicina di prossimità nei territori più difficoltosi da raggiungere – spiega Carla Lara D’Errico, coordinatrice infermieristica distretto socio-sanitario di San Marco in Lamis – naturalmente questo progetto si avvale di strumenti informatici una piattaforma che rende il territorio completamente visibile in diretta una cartella informatizzata multi professionale un app che mette in collegamento direttamente il paziente con gli operatori che eseguono il monitoraggio”.
Il DG Vito Piazzolla punta decisamente sull’Assistenza Domiciliare Integrata.
“L’appropriatezza insieme alla tempestività è uno degli elementi determinanti per non sovraccaricare il lavoro degli ospedali perché è questo il nostro tentativo e soprattutto quello di tenere a casa le persone attraverso l’altro elemento fondamentale, l’altro strumento che è quello dell’ADI, dell’assistenza domiciliare integrata, che per noi è la chiave di successo in un territorio così complesso” – aggiunge Vito Piazzolla, Direttore Generale dell’ASL di Foggia.
La regia tecnico-scientifica dell’Infermiere ed esperto di informatica Stefano Marconcini.
“La procedura per la presa in carico del paziente prevede nel momento in cui prendiamo in carico il paziente la consegna del device durante la pandemia. Questo tipo di progetto è stato importantissimo perché ci ha permesso di mutuare tutte le attività di telemedicina che noi stavamo preparando direttamente per il paziente fuori attraverso l’acquisto in maniera urgente di questi monitor molti parametri specifici per rilevare tutti quei dati che era necessari quindi pressione arteriosa saturazione frequenza cardiaca insufficienza respiratoria quindi il paziente coabitare. Oltre a questo permette inoltre di rilevare la temperatura corporea con un termometro elettronico digitale e anche l’esecuzione di un elettrocardiogramma su tre derivazioni. Oltre a questo oltre che gestire oltre 450 pazienti ci ha permesso anche di tenere sotto controllo le RSA dove erano scoppiate di questi focolai” – aggiunge Stefano Marconcini, coordinatore Infermieristico COT.
Il plauso del presidente dell’OPI di Foggia Michele Del Gaudio.
“Anche durante il periodo sovietico e poi non è finito. C’è stato appunto l’intervento della telemedicina per cui parecchi pazienti sono stati assistiti a domicilio con una strumentazione elettronica per cui segnalazione di quelli che sono tutti i dati parametri che potevano far scattare eventualmente un allarme qualora ci fosse stato qualche problema” – aggiunge Michele Del Gaudio, presidente dell’Ordine delle Professioni Infermieristiche di Foggia.
Un portale per controllare i Pazienti a distanza.
“Va precisato, infine, che la Centrale Operativa Territoriale svolge anche la funzione di centrale della telemedicina, gestita esclusivamente da Infermieri, diretta da una Infermiera e quindi queste l’elemento innovativo rispetto ad altri e ad altre sperimentazioni messe in piedi in altre realtà a livello nazionale” – conclude la De Gennaro.