
Infuocato Consiglio Comunale ieri a San Marco in Lamis nel tentativo estremo di scongiurare la chiusura del Laboratorio Analisi ubicato presso il locale PTA “Umberto I”. L’assise, come noto, era stata convocata dal presidente del consiglio Annalisa Sassano su richiesta delle minoranze.
Ieri l’incontro che come sempre ha avuto luogo presso l’Aula Magna della Biblioteca Comunale. Presente l’intera maggioranza e le opposizioni, sostenute in presenta dai consiglieri regionali Napoleone Cera e Giannicola De Leonardis.
Tanti gli interventi di ambedue gli schieramenti. Da una parte il Partito Democratico, dall’altra le minoranze composte dalla Confederazione San Marco, da Bene Comune, dall’ex-vice-sindaco Angelo Ianzano e dall’ex-assessore Sacha De Giovanni (di cui riferiamo a parte).
L’accorato appello di Paragone e Ianzano.
Accorati gli appelli, in veste sia di consiglieri, sia di sanitari, di Tiziano Paragone (Medico Chirurgo ed esponente di Bene Comune) e di Angelo Ianzano (Infermiere a Casa Sollievo della Sofferenza), che hanno invitato distintamente i presenti a non arrendersi e a tentare il tutto per tutto per scongiurare la chiusura del Laboratorio Analisi, preludio alla chiusura di altri serviti e di altre unità assistenziali pubbliche e al depauperamento definitivo di quello che era il glorioso Ospedale di San Marco in Lamis, ucciso da politiche che mirano chiaramente alla privatizzazione.
La disponibilità alla lotta da parte del sindaco Michele Merla.
Dal canto suo il sindaco Michele Merla ha riferito di aver fatto di tutto per scongiurare la chiusura e di essersi attivato con la sua maggioranza a tutti i livelli per tentare una modifica alla Delibera della Giunta Regionale n. 985/2017.
Alla fine dell’assise, che potete seguire qui in basso, si è optato per una mozione unitaria che sarà inviata alla Giunta Regionale e al governatore pugliese Michele Emiliano, oltre che ad esponenti del Governo Centrale e alle forze politiche ed istituzionali.
Intanto sul fronte Cerignolano della provincia va tutto a gonfie vele.
Rete Laboratori Analisi: la Direzione Strategica dell’Azienda Sanitaria Locale di Foggia illustra il percorso di riorganizzazione.
Il direttore generale della ASL Foggia Antonio Nigri, accompagnato dal direttore sanitario Franco Mezzadri e dal direttore amministrativo Michelangelo Armenise, questa mattina ha illustrato l’iter di attuazione della Delibera di Giunta Regionale n.985 del 2017 sulla riorganizzazione della rete dei laboratori analisi pubblici della Capitanata.
Per la presentazione, la direzione ha scelto il Presidio Ospedaliero di Cerignola attraverso un percorso dall’attuale laboratorio analisi al nuovo, in cui fervono i lavori in vista della prossima apertura.
“Il percorso, avviato a fine 2018 – ha spiegato Nigri – prevede la realizzazione di un sistema “hub e spoke”: al centro del sistema c’è il laboratorio hub del Policlinico Riuniti di Foggia con laboratori spoke nei Presidi Ospedalieri aziendali. Completano la rete i Centri Prelievo diffusi sul territorio”.
Il riordino della rete dei Laboratori di Analisi in provincia di Foggia non comporterà alcun disagio per i cittadini che continueranno ad effettuare i prelievi negli stessi servizi, come accaduto sino ad ora.
“In questo percorso che stiamo facendo – ha aggiunto Nigri – prevediamo anche di aumentare i centri prelievo distribuiti sul territorio a partire dalla città di Foggia, in modo da offrire all’utenza un numero maggiore di punti di accesso. Contemporaneamente stiamo attrezzando i Laboratori aziendali con macchinari all’avanguardia, più tecnologici e performanti. È il caso del Laboratorio di Cerignola che a breve inaugureremo con una infrastruttura informatica potenziata grazie alla quale sarà possibile collegare in rete tutti i laboratori”.
Il nuovo Laboratorio di Cerignola, sviluppato e organizzato su una superficie di circa 600 metri quadrati, è stato realizzato grazie ad un finanziamento FESR di 1.263.911 euro. La sua apertura sarà funzionale, a sua volta, all’ampliamento del Pronto Soccorso che raddoppierà i suoi spazi. Locali più idonei per offrire maggiore confort e sicurezza ad operatori e pazienti.
“Ogni cambiamento – ha concluso Nigri – è accompagnato da resistenze e dubbi. Ecco perché abbiamo avviato un confronto con i lavoratori, le loro rappresentanze, i sindaci e con gli organismi aziendali che si occupano di organizzazione del lavoro per agevolare e accompagnare le fasi della riorganizzazione”.
Delusione su delusione.
La sensazione è che si prosegua con la chiusura del Laboratorio e con la presenza in loco solo di un Centro Prelievi. Per l’ASL di Foggia, come già comunicato in precedenza, non cambia molto per il Cittadino, che riceverà puntualmente i risultati delle indagini diagnostiche nei tempi previsti per Legge.
Ecco il Consiglio Comunale di ieri:
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