Il consigliere comunale di opposizione ed ex-assessore alla cultura, all’ambiente e al turismo della presente Giunta Merla, Sacha De Giovanni, è intervenuto ieri sera pesantemente nel corso di un apposito Consiglio Comunale, convocato dal presidente Annalisa Sassano per discutere della chiusura del Laboratorio Analisti di San Marco in Lamis e giungere ad un Ordine del Giorno condiviso.
“Grazie Presidente buonasera a tutti buonasera a chi ci segue da casa io ho un doppio sentimento in questo momento credo di avere lo stesso stato d’animo di molti qui dentro. Uno è diciamo di contentezza. Il primo che è contrastante con il secondo, è quello di vedere che siamo qua e parliamo di un argomento che dovrebbe scatenare come diceva qualcuno più bravo di me dovrebbe scatenare l’inferno. E devo ringraziare, nonostante non abbiano ricevuto un invito formale, i due consiglieri regionali Giannicola De Leonardis e Napoleone Cera. Li ringrazio per essere qui” – spiega De Giovanni nel suo intervento iniziale.
“Questa contentezza contentezza però viene sbiadita, cancellata completamente dall’indignazione. Io sono indignato. Perché se a livello regionale. I partiti di maggioranza vogliono privatizzare la sanità. Lo debbano dire lo dicano, lo dicano senza, senza nascondersi dietro un dito perché piano piano stanno smantellando la sanità pugliese. E sono contento anche che sia intervenuto il consigliere Tiziano Paragone. Non solo il consigliere Paragone, ma il dottor Paragone; ma anche Angelo Ianzano perché questo dramma direi lo vivono tutti i giorni, lo vivono da operatori sanitari. E la loro parola, per me condivisibile è Cassazione, cioè hanno centrato tutti gli argomenti che andavano discussi in questa giornata” – aggiunge l’ex-assessore.
“Se si vuole privatizzare si facciano atti e si dica che, in barba a tutte le chiacchiere, alle promesse che si sono dette in campagna elettorale sulla medicina territoriale di cui tanto ci si vantava durante la Pandemia Covid, la medicina territoriale, la Regione Puglia e una delle prime regioni sponsor sparati a tutti i livelli sui social. Siamo tra le regioni con la medicina territoriale più diffusa, più capillare. Noi adesso esistiamo e l’ho detto. Il consigliere Paragone ha una schizofrenia, potremmo dire vogliamo investire sulla medicina territoriale. Poi che cosa si fa? Si va nella direzione opposta che i servizi sanitari essenziali vengono gradualmente trasferiti e centralizzati. Che cosa succederà nel concreto? È stato detto prima dal primo luglio i cittadini che hanno a che fare con la salute saranno costretti a fare peripezie inenarrabili e in maniera quotidiana. A pagare quindi la gravità, la pericolosità, il rischio, lo deciderà la tasca del Cittadino, non lo deciderà più il medico. Non sarà più la struttura pubblica a decidere chi ha bisogno effettivamente di un intervento, ma saranno le tasche di chi avrà la possibilità di pagarsi le analisi e ricevere le risposte in tempo rapido” – ha aggiunto De Giovanni.
“Perché le risposte di un centro prelievo non sono le risposte di un laboratorio analisi che arrivano quasi in tempo reale. Poi pensate le malattie croniche, le malattie più importanti, quando abbiano bisogno di una risposta tempestiva, veloce e immediata. Quindi io ho accolto insieme ai colleghi favorevolmente questa mozione. Spero possa diventare una mozione di tutti e mi auguro che la mia indignazione sia l’indignazione di quest’Aula, di tutti, nessuno escluso, a livello di partito e non, e che sia il modo per chiamare tutti a raccolta i cittadini sammarinesi per difendere un presidio che non è importante soltanto per noi, ma che copre un vasto territorio che è quello del Gargano” – ha concluso l’ex-assessore.
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