Continuano i libroforum promossi ed organizzati dal Circolo Auser di San Marco in Lamis. Questa volta l’appuntamento tocca a “Controra”, romanzo autobiografico di Katia Ricci, già docente nel settore al Liceo Classico di Foggia ed ora rinomata critica d’arte e scrittrice.
Lo stesso libro è reduce già di lusinghieri successi di critica e di pubblico in quel di Bari, curato dallo stesso gruppo editoriale “Les Flaneurs del luogo (collana : Montparnasse) e alla Biblioteca La Magna Capitana di Foggia.
L’interessata è nativa di Rignano Garganico ed amante delle cose garganiche da sempre. Non a caso è stata una stimatrice attenta dell’opera artistica del sammarchese Nick Petruccelli, scomparso alcuni mesi or sono, promuovendo ed organizzando in prima persona, qualche decennio fa, una mostra personale nell’Auditorium della centralissima Chiesa “Gesù e Maria “, allora retta dal francescano Padre Angelo Marracino, già Ministro Provinciale e guardiano del Convento – Santuario di “San Matteo”, da tempo venuto meno.
Ma l’interconnessione e rapporto stretto con San Marco non è solo questo, ma ha origini più antiche e investono l’intera famiglia “Ricci”, imparentata con i Martucci di Peschici ed altre famiglie illustri della Capitanata e della Capitale dello Stivale.
Pensate che l’edificio scolastico”Balilla” è stato realizzato negli anni’30 dall’impresa dell’ingegnere Guido Tarantelli. Non a caso, il nipote di lui, per parte di padre, Mons. Renato Tarantelli, già docente universitario ed ora prelato responsabile dell’Ufficio Legale città di Roma, pochi anni or sono è stato in visita qui per ammirare la porticina di oro del cibario dell’altare di Santa Maria di Stignano, donata dai suoi nonni, Renato Baccari, avvocato della Sacra Rota, e Giuseppina Ricci, zia della nostra autrice, nonché del citato “Balilla” e poi di San Matteo.
C’è di più. Il papà, Pasquale Ricci, sindaco per due volte di Rignano, era proprietario sino a qualche anno prima della sua morte di un estenso fondo alberato con case sul versante della vallata dirimpettaia a Stignano, assai conosciuto e stimato dai vicini pastori ed allevatori, forse saltuariamente frequentato da piccolissima anche dalla scrittrice. Ma lei ne ha appena un barlume nella memoria.
Riprendendo il discorso di cronaca, va detto che subito che il romanzo ha come protagonisti principali i suoi genitori e il loro amore contrastato , culminato con il matrimonio senza festa a Pompei, il suo rapporto difficile col padre, concluso con la rappacificazione in punto di morte e la sua fanciullezza vissuta “controra” appunto nel piccolo paese natale, contornata da personaggi e usanze tipiche degli anni ‘40 e ‘50.
Il tutto è vissuto in Via Gioielli, sede del palazzotto signorile, che ospitò nel 1917 persino Padre Pio, giovane sacerdote, ospite di Don Pietro Ricci, suo primo vero confessore e maestro (si veda il v. “Padre Pio e Rignano” di chi scrive e del figlio Angelo, Voce di Padre Pio, 1 e e 2e., 2009, 2010).
Tuttavia, sul tema ne diranno di più e meglio i relatori. Ecco il programma. Il tutto inizierà, giovedì, 26 maggio, alle ore 19.00 presso l’ampia ed accogliente sede con spiazzale del Circolo Auser di Via Amendola, 77.
Si comincerà con i rituali saluti del sindaco Michele Merla e dell’assessore al ramo Sacha De Giovanni. E poi a seguire: Matteo Coco, letterato e critico; chi scrive, in veste di giornalista; Andrea Ruscitto, artista; Grazia Galante, l’autrice Katia Ricci; scrittrice; Felice La Ricci e Lazzaro Aurelio, rispettivamente presidente e v.presidente del sodalizio organizzatore. Concluderà, Angelo Del Vecchio, giornalista.
Seguirà il concerto Country rock a cura di Ciro Iannacone Band, intervallata da assaggi rivenienti dalla contestuale sagra con salsicce alla punto di coltello alla brace.
Buon ascolto e buon appetito!
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