Nel pomeriggio di oggi riflessione storica sul culto e devozione tra il popolo e la Madonna Addolorata, a San Marco in Lamis, la cui statuaria immagine è venerata sin dall’800 nell’omonima chiesa. Allora la stessa era fuori le mura, come si suol dire, cioè in una zona non ancora edificata. Il culto verso l’Addolorata, che si tocca con mano nella massiccia ed avvertita processione in svolgimento tra la notte del Giovedì Santo e il Venerdì seguente fin dalle origini è una manifestazione di fede assai avvertita dalla gente. Tanto da essere considerata un evento più importante della stessa Festa Patronale. C’è di più . Alla Madonna medesima è collegata la cosiddetta processione delle fracchie, cioè quella dei tipici e noti falò che illuminano il cammino della Vergine in cerca del Gesù Morto la sera, appunto, del medesimo Venerdì Santo. Comunque sia, l’assise sul tema avrà luogo alle ore 17.00 odierne nel medesimo tempio con gli illuminanti interventi, dopo i saluti istituzionali del sindaco Michele Merla e del parroco ospitante don Matteo Ferro, di Michelangelo Martino, priore dell’apposita ed omonima congegazione e Matteo Coco, docente di Storia alle Superiori.