Sarà premiato a Rignano Garganico il 17 agosto prossimo l’autore del volume “San Marco, dintorni e zone limitrofe”, ovvero il sammarchese Mario Ciro Ciavarella. A lui il Premio Jalarde 2023.
Lui parla della sua opera come una sorta di “testamento biologico”. In 320 pagine e ottanta scatti fotografici sono racchiusi i ricordi di tanti, di tutti coloro che hanno vissuto San Marco in Lamis e il Gargano tra gli anni ’70 e gli anni ’80 del secolo scorso.
Ciavarella, che si occupa anche di teatro, presenta così la sua opera letteraria: “Ricordi e speranze del tempo passato, ho voluto mettere tutto per iscritto, in un’epoca in cui quello che viene detto e fatto rimane nella memoria di tutti per poche ore o giorni. Sono una sessantina di articoli, che vanno dalla scuola di una volta, alla storia delle radio locali, ai ricordi su due sacerdoti che mi hanno formato: don Angelo Lombardi e don Fazejine Cipriani, al torneo cittadino, alla storia di ‘Mez lu Chian, ‘Mez la Chiazza, la villa, alle tavolette votive di San Matteo, a piazza ‘Portoghesi’ che poteva nascere, all’alluvione del settembre 1982, alla storia del campo sportivo, ai ‘cleb’ dove i giovani si ritrovavano e su tante altre storie che nel tempo pericolosamente se ne sta perdendo la memoria”.