Si è insediato da qualche giorno un Comitato Cittadino e di Commercianti a San Marco in Lamis, determinato a opporsi alla realizzazione di un dormitorio per ragazzi e ragazze disadattati in Corso Matteotti. La struttura, destinata a essere finanziata probabilmente con fondi del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR), è l’ex-conventino di Santa Chiara, un tempo abitato dalle suore di “mize la chiazza”.
Il Progetto e i Fondi PNRR
Il progetto prevede la ristrutturazione dell’ex-conventino di Santa Chiara per convertirlo in un dormitorio a disposizione del Piano Sociale di Zona, che include non solo San Marco in Lamis, ma anche i comuni di Rignano Garganico, San Giovanni Rotondo e San Nicandro Garganico. La struttura, una volta rinnovata, dovrebbe offrire un rifugio sicuro e adeguato per giovani disadattati, con l’obiettivo di reintegrarli nella società.
La Nascita del Comitato e le Preoccupazioni
Il Comitato Cittadino e di Commercianti è stato formato in risposta alla decisione di localizzare il dormitorio in Corso Matteotti, un’area centrale e commerciale della città. I membri del comitato hanno espresso preoccupazioni riguardo alla sicurezza, alla riservatezza e al possibile impatto negativo sulle attività commerciali adiacenti. Il Comitato sostiene che, pur riconoscendo la necessità di una struttura di questo tipo, la sua collocazione dovrebbe essere rivista.
Le Richieste del Comitato
Il Comitato chiede che il dormitorio venga realizzato in un’altra zona della città, lontano dal centro commerciale e residenziale. Propongono alternative come l’ex Ospedale o altre strutture meno centrali che potrebbero essere adatte senza compromettere l’economia locale e la qualità della vita dei residenti. Il Comitato ha dichiarato che intende continuare a fare pressione sulle autorità locali e regionali per trovare una soluzione alternativa.
Reazioni e Prossimi Passi
La formazione del Comitato e la sua opposizione hanno attirato l’attenzione delle autorità locali. La questione è destinata a sollevare un dibattito acceso all’interno della comunità di San Marco in Lamis. Le autorità dovranno bilanciare le esigenze del Piano Sociale di Zona con le preoccupazioni legittime dei residenti e dei commercianti.
Il progetto dovrà soddisfare sia le esigenze sociali, sia quelle della comunità.
La vicenda mette in luce le sfide legate alla gestione dei progetti di inclusione sociale e all’uso dei fondi PNRR. Sarà fondamentale monitorare come le autorità locali risponderanno alle richieste del Comitato e quali misure verranno adottate per garantire che il progetto del dormitorio sia realizzato in modo da soddisfare sia le esigenze sociali che quelle della comunità, soprattutto dei commercianti, che già soffrono per un Corso Matteotti spopolato da anni.
Nei giorni scorsi l’intervento del consigliere comunale di opposizione ed ex-Deputato Angelo Cera: “il sindaco Merla dona al Piano Sociale di Zona un immobile per un Dormitorio, gestione non opportuna dei beni comunali”.
L’amministrazione comunale guidata dal sindaco Merla ha deciso di donare un immobile, precedentemente occupato dalle suore di Santa Chiara, all’Ambito Sociale per la realizzazione di un dormitorio per persone senza dimora. Questa decisione ha sollevato forti critiche da parte dell’On. Angelo Cera, Consigliere comunale di San Marco in Lamis, che ha denunciato la gestione dell’immobile come una grave violazione dei beni comunali.
La Denuncia di Angelo Cera
In una lettera indirizzata al Prefetto di Foggia, al Comune di San Marco in Lamis e ai Carabinieri locali, Cera ha espresso preoccupazione per l’utilizzo illegittimo dei locali dell’Orfanotrofio “San Giuseppe” situato in Corso Matteotti. Secondo Cera, questi locali, di proprietà esclusiva del Comune di San Marco in Lamis, sono stati ceduti al Consorzio dell’Ambito di Zona dei Servizi Sociali senza una deliberazione del Consiglio Comunale, contravvenendo all’art. 42 del Testo Unico degli Enti Locali (TUEL).
Finanziamenti e Utilizzo dei Fondi PNRR
Cera ha scoperto che l’immobile è stato oggetto di una richiesta di finanziamento da parte dell’Ambito di Zona, un consorzio formato da quattro comuni. Il finanziamento, proveniente dai fondi del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR), prevede lavori di adattamento per 910.000 euro e spese di gestione per 180.000 euro, finalizzati a creare postazioni letto per persone senza dimora.
Preoccupazioni per la Sicurezza e la Riservatezza
Cera ha sottolineato come la decisione di destinare questi locali a un dormitorio possa mettere a rischio la sicurezza e la riservatezza di Corso Matteotti, un’area adiacente a varie attività commerciali. “La decisione mette a rischio la sicurezza e la riservatezza di Corso Matteotti, adiacente a varie attività commerciali” ha dichiarato.
Alternative Proposte e Richiesta di Intervento
Nella sua denuncia, Cera ha suggerito alternative migliori per la realizzazione del dormitorio, come l’ex Ospedale o altre strutture che non comprometterebbero il tessuto economico e sociale di San Marco in Lamis. Ha inoltre richiesto al Sindaco di restituire al Consiglio Comunale la prerogativa di deliberare su tali decisioni e al Prefetto di intervenire per ripristinare la legalità, assicurando che i fondi PNRR siano utilizzati per le finalità dichiarate.
Conclusione
La vicenda solleva importanti questioni sulla gestione dei beni comunali e l’utilizzo dei fondi pubblici. Sarà cruciale monitorare gli sviluppi e le risposte delle autorità competenti per garantire che le decisioni prese siano in linea con la legalità e il benessere della comunità.
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