di Luigi Ciavarella

Il “Capodanno Garganico”, lo show d’intrattenimento mandato in rete ieri, ha avuto finalmente la sua vetrina mediatica con un programma di eventi molto succulento realizzato con molti ospiti di varia provenienza artistica.

Presentato da Luigi Mossuto (e da lui stesso ideato insieme a Silvio Nardella, direttore artistico, e con i contributi di Tony Parisi) lo spettacolo, che è stato registrato nei giorni scorsi presso la sala teatro “Il Texano” di Sannicando Garganico, possiamo considerarlo un fatto importante poiché unisce, direi in maniera impeccabile, sotto lo stesso tetto, una scena eterogenea che rappresenta in sé una ricchezza per il nostro territorio.

Luigi non è nuovo a questo genere di intrattenimenti, sia mediatici – oggi a causa della pandemia ancora più accentuata – e in passato anche dal vivo, deliziandoci sempre di spettacoli con ospiti di rilievo, ottenendo sempre ottimi riscontri di pubblico. Quest’ultima fatica, seppure mortificata dall’assenza del pubblico, – grazie anche ad una ottima regia – lo possiamo considerare eccellente in termini di risultati.

Aperto in bellezza da un nutrito gruppo di bambini ballerini e dalle note di una musica dance, lo spettacolo è proseguito con il cantautore pop di San Severo, Ilario de Angelis, che in solitario ha cantato “Cosa è cambiato” seguito dal nostro Ciro Iannacone, anch’egli munito di sola chitarra classica, che ha interpretato un paio di brani tra cui “Buio non è”, proveniente dal suo ultimo CD. Quindi Mikalett con “L’Allelujia”, Michela Parisi con “A domani” e Angelo De Maio con “Figli dell’amore”, noti cantautori di San Marco in Lamis che in questa circostanza hanno dato il meglio di sé. Come pure il cantautore sangiovannese Filippo Granatiero con “Ci riuscirai”.

Interessante invece il brano del cantastorie di San Severo Luca Tota che con l’ironica “Fiat 600” ci ha riportato ai tempi di Matteo Salvatore, come molto belle e seducenti (a tratti persino emozionanti) ci sono apparsi i passi di danza coreografica di Giuseppe Luigi Iannetti (davvero suggestivo il tema), i giochi coreografici della scuola di danza Vertical Studio di Apricena e quella della Daunia Dance di San Paolo Civitate. Tra gli attori hanno brillato per i loro monologhi gli artisti Luigi Ciavarella (tema la Libertà), Chiara Di Maggio (incentrato sulla disparità di genere) e Michele Colletta (sul teatro) mentre il noto cabarettista Renny Tartaglia è intervenuto in veste di ospite.

Insomma uno show dei tempi d’oggi, moderno e vario nei suoi contenuti, artisticamente ben ideato e ottimamente condotto da Luigi Mossuto, con piglio molto professionale, che, seppure realizzato in tempi difficili come questi che stiamo vivendo, possiede un suo fascino particolare che ce lo rende prezioso.

Ecco una carrellata di foto di Antonio Parisi:

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