L’autore Giuseppe Delle Vergini presenta il suo ultimo capolavoro nella città d’origine. Ai sammarchesi dedicato il suo “Muro”.
Sarà presentato a San Marco in Lamis presso l’auditorium della Biblioteca Comunale il prossimo 5 dicembre 2021, a partire dalle ore 18.00, il volume di Giuseppe Delle Vergini dal titolo “Il Muro” (Phatos Edizioni). L’iniziativa, che ha il sostegno della Fondazione con il Sud, è organizzata da Pagine d’Autore, Arci, Comune di San Marco in Lamis, Istituto Scolastico Superiore “Giannone”, Fa Call, il Sentiero dell’Anima, Bibliolab, Centro per il Libro e la Lettura e Città che Legge, vedrà protagonista lo stesso autore.
Ad aprire le danze ci penseranno il sindaco Michele Merla e l’assessore alla cultura Sacha De Giovanni, con la regia sempre puntuale e professionale di Carla Bonfitto, che dialogherà con Delle Vergini in compagnia di Gian Pasquale La Riccia e lo studioso Ofm Stefano De Luca.
Prevista la partecipazione degli alunni delle scuole superiori sammarchesi e ovviamente del mondo culturale locale.
Ma chi è l’autore?
Giuseppe Delle Vergini è un noto avvocato toscano di origini sammarchesi. Si occupa in particolare di diritti dei migranti e diritti umani.
Ha realizzato tre documentari sul mondo dei migranti:
- Storie di casa nostra: viaggio tra i nuovi toscani (2007);
- Viaggio in Italia, ma siamo razzisti? (2009);
- Tra vent’anni (2014).
Ha pubblicato due libri sullo stesso tema e numerosi racconti e poesie, vincendo diversi premi.
Pubblica a quattro mani la raccolta Racconti fumiganti e rubicondi Scatole Parlanti (2017) e il noir Colorato di giallo, bordato di rosso (Augh! Edizioni 2018) vincitore del premio Giallo indipendente 2019.
Vive e lavora a Firenze, ma scende spesso a San Marco in Lamis per far visita ai suoi cari.
L’opera odierna: il muro.
“Cosa hanno in comune una bambina ebrea sopravvissuta ai campi di concentramento e un ragazzino palestinese che vive in un villaggio ai confini di Gerusalemme, prigioniero di muri e posti di blocco? La risposta sta nell’amicizia, che vediamo nascere fra un’anziana professoressa di musica israeliana e il suo giovane allievo palestinese. A unirli, oltre alla musica, la sofferenza, la paura, la precarietà della vita, soprattutto la speranza in un mondo migliore, dove si lotti per la pace e non per la guerra, dove la conoscenza dell’altro aiuti a costruire ponti e non muri.”
IL MURO | Giuseppe Delle Vergini