Nel corso di un colloquio informale di SanMarcoNews.it con il sindaco Michele Merla si è appreso che la locale Amministrazione Comunale si è attivata su tutti i fronti politici ed istituzionali al fine di scongiurare la chiusura del Laboratorio Analisi del PTA di San Marco in Lamis, ubicato presso l’ex-Ospedale “Umberto I”. Resterà comunque in essere, se tutto andrà male, il Centro Prelievi.
E’ quanto sarebbe emerso dopo un colloquio informale tra il primo cittadino e il direttore generale dell’ASL di Foggia, Antonio Nigri. A cui avrebbe fatto seguito una richiesta di chiarimenti inoltrata direttamente al governatore pugliese Michele Emiliano e al vice-presidente Raffaele Piemontese. Insomma una battaglia tutta intestina al Partito Democratico, che nei giorni scorsi era uscito pubblicamente anche con un manifesto, con cui in sostanza si contestava la decisione della Giunta Regionale.
La Delibera 985/2017 e il declassamento a Centro Prelievi dei Laboratori Analisi.
Come risaputo, in base a quanto stabilito dalla Regione Puglia nel lontano 2017 (Deliberazione della Giunta Regionale della Puglia n° 985 del 20 giugno 2017 che doveva essere attuata entro il 31/12/2018), è stata avviato il programma di riorganizzazione e di razionalizzazione di tutte le Aziende Sanitarie Locali e Aziende Ospedaliere regionali. Dal 1 giugno 2023 cambia tutto, chiudono anche i laboratori analisi di Vico, Foggia, Vieste e di Torremaggiore.
La Regione Puglia, con la Deliberazione 985/2017, ha approvato il modello di riorganizzazione dei Laboratori Analisi Pubblici regionali prevedendo il declassamento per tutte le strutture che a consuntivo annuo non avevano all’attivo almeno 500.000. La riconversione effettiva doveva avvenire entro il 31 dicembre 2018. Purtroppo non se ne fece nulla in termini operativi, ma con il nuovo piano di riordino del 2023 ora si è data una accelerata alla chiusura dei Laboratori inadempienti.
La “retrocessione” dei Laboratori di Vico, Foggia, San Marco, Torremaggiore e Vieste.
La Direzione Strategica dell’ASL FG, con il suo Programma Operativo per la riorganizzazione della rete dei Laboratori Analisi, ha decretato qualche giorno fa il declassamento degli stessi a Centro Prelievi Territoriale. Sono interessati alla “retrocessione” le strutture di Foggia (Piazza della Libertà), Torremaggiore, San Marco in Lamis, Vico del Gargano e Vieste.
Una piccola speranza per il Laboratorio di San Marco.
Non è tutto perduto per San Marco in Lamis, dove, anche se flebile, resta una piccola speranza per scongiurare il peggio, ma si dovrà intervenire con una modifica della Delibera di Giunta Regionale 985/2017 (cosa non facile). Il PTA di San Marco in Lamis, unica imponente struttura pubblica al centro di un territorio vasto come quello garganico, potrebbe diventare il punto di riferimento per ben 18 comuni del Promontorio, a cominciare da
La presa di posizione di Napoleone Cera.
“Proseguono i tagli draconiani della Giunta regionale al servizio sanitario erogato ai pugliesi: la Asl di Foggia ha messo il piede sull’acceleratore, dopo anni di inerzia, sull’applicazione della delibera n. 985/2017 della Giunta Emiliano con cui si procede alla riorganizzazione dei laboratori di analisi pubblici. Per la Asl di Foggia il boccone sarà amarissimo. Infatti, sopravvivono all’operazione “ghigliottina” della Giunta Emiliano, come laboratori ‘spoke’ di base, solo quelli degli ospedali di San Severo, Cerignola e Manfredonia. Declassati a meri centri prelievi, invece, i laboratori territoriali della Asl di San Marco in Lamis, Foggia, Vico del Gargano, Vieste e Torremaggiore. Che significa e in cosa si traduce per i cittadini la nuova organizzazione? In attese, tanto per cambiare. Attese sempre più lunghe perché per l’elaborazione dei risultati ci saranno meno centri. Il cittadino, perciò, farà il prelievo e dovrà attendere chissà quanto tempo per conoscerne gli esiti. Senza contare, poi, la preoccupazione per il futuro dei dipendenti e per la loro ricollocazione altrove (questione che monitoriamo con la massima attenzione). Insomma, anche questa decisione sarà uno schiaffo insopportabile per i cittadini della Capitanata. Una scelta incomprensibile che non condividiamo e sarebbe il caso che governo regionale e Asl di Foggia si fermassero a riflettere, prima di fare altri gravi danni al servizio sanitario”. Lo ha dichiarato Napoleone Cera, consigliere regionale di Forza Italia.
Il Consiglio Comunale chiesto dalle Opposizioni.
Intanto il 26 maggio 2023 si prevede un acceso consiglio comunale a San Marco in Lamis, convocato su espressa richiesta di tutte le opposizioni e dei consiglieri comunali Angelo Ianzano (ex-Vice-Sindaco), Sacha De Giovanni (ex-Assessore), Angelo Cera, Michele Longo, Michele Augello, Antonio Turco e Tiziano Paragone.
La dura protesta di Rifondazione Comunista.
Ancor prima di Cera e delle Opposizioni era intervenuto con una dura nota il neo-segretario provinciale di Rifondazione Comunista, Antonello Soccio, che chiedeva un urgente incontro con i vertici regionali, bacchettando il locale PD, reo di continuare ad accogliere in città i protagonisti primari di questo taglio, ovvero Emiliano e Piemontese.
Il silenzio assoluto dei sindaci del territorio.
Stupisce il silenzio quasi assoluto dei sindaci del comprensorio, ovvero di Matteo Vocale (San Nicandro Garganico), Luigi Di Fiore (Rignano Garganico) e Michele Crisetti (San Giovanni Rotondo), tutti uomini di Raffaele Piemontese, che nulla hanno proferito rispetto al declassamento del Laboratorio Analisi di San Marco in Lamis. Una resa incondizionata alle decisioni della Giunta Regionale o semplice indifferenza rispetto ai problemi di salute e di diritto alle cure migliori per il cittadino?
Rischio anche per il Punto di Primo Intervento (PPI)?
Da più parti si parla di un serio rischio chiusura anche per il Punto di Primo Intervento (PPI) di San Marco in Lamis, che continua ad essere carente di medici e di attrezzature. La chiusura del Laboratorio Analisi lo indebolirebbe ancor più, rendendolo quasi superfluo vista la vicinanza del Pronto Soccorso dell’Ospedale Casa Sollievo della Sofferenza a San Giovanni Rotondo e la presenza in loco della Postazione Emergenza Territoriale – Servizio 118.
Ma questa è un’altra storia, di cui ci occuperemo in altri servizi.